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      » Sono parole testuali della sentenza! E il Tribunale di guerra condanna avvolgendosi in una serie inestricabile di contraddizioni giuridiche e di violazioni della legge e sostituendo alle prove le supposizioni e le gratuite asserzioni; affermando pienamente constatate tutte le accuse, ritenendo che i capi dei fasci erano facinorosi disposti a tutto, creando di sana pianta un Comitato esecutivo dei Fasci quale emanazione diretta dal Comitato centrale, stabilendo che programma dei Fasci era la rivolta e la guerra civile, e che c'era l'ordine diretto del Comitato centrale di far sollevare in maggio le masse preparate e pronte!
      Questa sentenza è al disotto di ogni discussione e disonorerebbe qualunque magistrato, anche dei peggiori tempi della servitù: il Tribunale militare potè emetterla, perchè la disciplina nell'esercito sostituisce tutto: prove, ragionamenti, giustizia; e il Tribunale dovette ricevere l'ordine di condannare. Dovette essere ben grande l'amarezza di G. De Felice nel sentirsi condannare da un Tribunale militare italiano, quando era stato assolto il suo antenato, che portava il suo stesso nome, dal Tribunale statario borbonico sedente in Siracusa nel 1837 e sotto il regime dello Stato di assedio! Ma allora in Sicilia comandava Del Carretto: oggi in Italia governa Francesco Crispi.....(151)
      Questa sentenza che chiude il processo mostruoso è tale che la Suprema Corte di Cassazione non sapendo, non volendo o non potendo riformarla ed annullarla l'addita all'amnistia.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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