La strage fu parziale da principio, e limitata alle località nelle quali era avvenuto lo scioglimento del Consiglio Comunale e dove si sapeva che i sobillatori avevano grande seguito.
Così a Piana dei Greci fu mandato quel regio Commissario, che si rese celebre a Misilmeri e di cui si occupò l'on. Comandini nel Corriere della Sera, il quale cancellò 527 elettori dalla lista, radiando come analfabeta, a quanto si dice, anche un Professore di lettere in un Regio Ginnasio di Palermo!
Poscia la misura divenne generale coll'invio dei Commissarî speciali per la revisione delle liste elettorali; commissarî che spiegarono a preferenza la loro azione dove democratici e socialisti preponderavano. In tal guisa a Catania, patria e collegio dell'on. De Felice, si cancellano cinquemila elettori sopra novemila iscritti: cifra quest'ultima niente affatto esagerata per una città di oltre centomila abitanti; mentre nelle cittadelle dei conservatori - Aci Reale, Bronte, Castelvetrano, ecc., ecc. - gli elettori oltrepassavano ogni misura; arrivavano anche ai 25 e al 30 per cento della popolazione, quanti non avrebbero potuto essere col suffragio universale; mentre a Catania vennero cancellati dalle liste elettorali professori di Università, medici, ingegneri, avvocati, proprietarî... E la censura sapientissima non tollerò che la mostruosa epurazione, come veniva chiamata, fosse denunziata e discussa in pubblico(156).
Con questi savi provvedimenti il generale Morra avrà pensato di riparare alle malversazioni, alle corruzioni elettorali, alle ingiuste ripartizioni dei tributi, a tutti i mali delle amministrazioni locali denunziati e non contraddetti nè in Parlamento nè fuori.
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