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      «L'onorevole Nasi nel suo discorso di ieri si accostava a quest'ultima opinione. Ora io francamente credo che abbiano contribuito l'una e l'altra causa. Senza il disagio economico e senza il malcontento che ne consegue, la propaganda dei sovvertitori non avrebbe potuto avere gli effetti che ha avuto, e forse non si sarebbe fatta. Senza poi la propaganda dei sovvertitori il malcontento non si sarebbe manifestato ora, o si sarebbe manifestato in altro modo, forse non meno pericoloso, ma più legale.»
     
      Non è evidente da questi forse dell'on. Di San Giuliano, che i moti si sarebbero avuti anche senza i Fasci, e in una forma non meno pericolosa?
      Una manifestazione se è più pericolosa, dal punto di vista politico, non giova che sia più legale; ad ogni modo l'on. Paternostro, che dell'on. Crispi è amico politico e non è affatto socialista, riconobbe e ricordò colla sua lealtà, che il movimento dei Fasci era legalissimo e doveva essere rispettato.
      Si dirà che i Fasci, i sobillatori, i socialisti hanno almeno la responsabilità indiretta dei tumulti siciliani, in quanto furono determinati o accelerati dalla loro propaganda? E allora a quanti hanno predicato e raccomandato la emancipazione o il miglioramento dei lavoratori deve assegnarsi buona parte delle responsabilità; e primo fra tutti all'on. Crispi, che proprio in Sicilia espose... in pubblici discorsi idee poco diverse per il fine cui miravano, di quelle propugnate dai socialisti. E gli on. Altobelli e Badaloni con eloquenza e con senso vero di opportunità all'on.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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