Ma questa teoria non riesce semplicemente pericolosa ai cittadini, i cui diritti sono esposti all'arbitrio del governo; ma spesso riesce pericolosa al governo stesso, che la invoca; poichè il Royer-Collard - un altro pericoloso anarchico! - tanti anni fa ricordava, che le leggi eccezionali sono come i prestiti ad usura: presto o tardi chi se ne serve si rovina completamente. Già lo stesso Bluntschli parlò di un diritto di necessità del popolo, che sta di fronte e limita il diritto di necessità del governo e che corrisponde al diritto sopra costituzionale dell'Hallam. Quando il governo ricorse alle violenze delle leggi di eccezioni, come si fece sotto Carlo X colle ordinanze di luglio, e sotto Luigi Filippo colla proibizione dei banchetti parlamentari, il popolo rispose colle barricate e vinse. I casi della Francia si sono ripetuti e si potranno ripetere altrove...
Ciò premesso sul conto della teoria e dei suoi possibili risultati, brevemente si dica della opportunità della invocazione della salus patriae, poichè se essa fu opportuna realmente tutto il resto cade e l'opera dell'on. Crispi - quali che abbiano potuto essere gli eccessi, le violenze e gli arbitri contro i cittadini e quanto abbia potuto essere la manomissione delle leggi e delle pubbliche libertà, rimane giustificata e rimane come un suo titolo di gloria; e s'intende che lo esame non va fatto dal punto di vista di coloro che vorrebbero mutato l'ordinamento politico-sociale attuale dello stato, ma dal punto di vista strettamente legale della conservazione delle vigenti istituzioni.
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