Il paese e la stampa che fanno? L'uno sotto la sua mano si addormenta; l'altra, in gran parte, lo seconda.»
Questa sintesi mirabile di contrasti risponde alla verità? Risponde; ma questo solo deve osservarsi, che l'uomo supera tutte le difficoltà, non perchè egli sia grande, ma soltanto perchè il paese e la sua rappresentanza sono piccoli. Il paese si addormentò e la stampa secondò altri uomini che di Crispi erano minori e che rispondevano ai nomi di Depretis e di Giolitti e che adoperarono mezzi ora uguali ora dissimili da quelli adoperati dall'attuale Presidente del Consiglio. Queste diversità negli uomini e nei mezzi e questa simiglianza nei risultati prova, che la ragione del successo sta al di fuori di essi.
Ciò si osserva non per acre voluttà di diminuire un uomo; ma per quell'imperativo categorico, che impone l'omaggio alla verità: alla verità, che deve giovare non preparando illusioni nuove e dolorose col fare sperare salute dalla caduta di un uomo; che deve giovare non permettendo un errore nella diagnosi del male, e nella scelta dei rimedî.
Il male è nel paese e si rispecchia nella sua rappresentanza legale. Lo constatai un anno fa in Banche e Parlamento di fronte alla onnipotenza dell'on. Giolitti; lo constato qui, di fronte alla onnipotenza dell'on. Crispi; constatai l'aberrazione morale dilagante colla tregenda bancaria; constato l'aberrazione giuridica, politica e sociale incarnatasi nella reazione.
Lo scienziato, che vive al di fuori delle passioni politiche, il Brusa, pensoso dello spettacolo che danno le presenti vicende politiche, scrisse che i governanti d'Italia hanno pareggiato i Borboni, il prete e l'Austria; anche sorpassato.
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