Qui non c'č solamente l'aspro conflitto tra due scuole economiche diverse, che battagliano nel campo teorico; ma c'č il conflitto tra gl'interessi contrarī colla prevalenza di quelli dei proprietari e del capitalismo, che soli sinora comandano nei comuni, nelle Provincie, nei Comizī agrarī, nelle camere di Commercio, nel Parlamento.
Qualche provvedimento che riesca indirettamente a tale miglioramento nei contratti agrarī non č difficile che prevalga, perchč contemporaneamente se ne avvantaggerebbero le classi dirigenti, che nell'attuale conflitto tengono, come suol dirsi, il coltello per il manico: tale sarebbe ad esempio la proposta sesta del Comitato promotore dei grandi proprietarī di Sicilia: - esenzione per legge dalle tasse di focatico, sul bestiame, bestie da tiro e da soma e ricchezza mobile per quei contadini che prendano stabile dimora nelle campagne - mentre mi sembra pił difficile che possa passare la proposta settima colla quale si dimanda la riduzione del 50 % della imposta fondiaria sui latifondi nei quali verrebbero costruite case coloniche e adottati quei metodi di coltura razionale che sarebbero, caso per caso, stabiliti da apposite commissioni tecniche, nominate dal ministro di Agricoltura e Commercio.
E nello interesse dei grandi proprietari, - ma che indirettamente potrebbe giovare ai contadini, perchč indurrebbe pił facilmente i primi alle enfiteusi - i senatori siciliani, con alla testa il principe di Camporeale, fecero votare dal Senato la istituzione di una Banca che si occupasse del riscatto dei censi a richiesta del proprietario, a somiglianza di ciņ che gią si pratica altrove.
| |
Provincie Comizī Commercio Parlamento Comitato Sicilia Agricoltura Commercio Camporeale Senato Banca
|