Pagina (18/444)

   

pagina 'compendio-de-le-istorie-del-regno-di-napoli-di-pandolfo-collenuccio-pagt'


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non tacerò la gloria de' poeti e oratori che questo regno ornarono e ora la lingua latina onorano: Ennio vetustissimo poeta Rodi in Puglia ebbe per patria, alias Rudia, in Terra d'Otranto (vedi Strabone), Lucilio Aurunca giá a Benevento vicina, Pacuvio poeta tragico fu nativo cittadino di Brundusio; Venosa di avere Orazio cittadino si vanta, Sulmona di Ovidio si gloria, Napoli di Stazio, Aquino di Iuvenale, Amiterno di Sallustio, e di Marco Tullio Cicerone, fulmine d'eloquenza, Arpino. Per la qual cosa felicissimo regno chiamar si potria, se la propria felicitá per la naturale incostanza de li uomini non li fusse inimica.
      Poiché adunque questi fondamenti di notizia a l'istoria nostra del regno di Napoli, quasi in un passar correndo, avemo gettati, non sará forse inconveniente se un'altra utile cognizione secondariamente per evidenza proponeremo, in significar chi fussino e donde venissino quelle genti e nazioni, de le quali principalmente avemo a ragionare e le quali essere entrate in questo regno demonstraremo, per non lasciare scrupolo alcuno ne la mente dei lettori: affinché, prima instrutti de la qualitá de' popoli, li gesti poi loro e le condizioni del regno piú chiaramente senza alcuna esitazione comprendano. Le nazioni veramente de le quali avemo principalmente a parlare son queste: goti, vandali, longobardi, saracini, normanni, svevi, franchi, catalani, aragonesi e turchi; lasciando i greci come nazione notissima, ancor che di loro ne la istoria non piccola menzione si faccia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Compendio de le istorie del Regno di Napoli
di Pandolfo Collenuccio
pagine 444

   





Ennio Rodi Puglia Rudia Terra Otranto Strabone Lucilio Aurunca Benevento Pacuvio Brundusio Venosa Orazio Sulmona Ovidio Napoli Stazio Aquino Iuvenale Amiterno Sallustio Marco Tullio Cicerone Arpino Napoli