Pagina (23/444) |
| pagina
'compendio-de-le-istorie-del-regno-di-napoli-di-pandolfo-collenuccio-pagt'
|
Ma cacciati da' goti, sottomettendosi a l'imperio, impetrorno da Constantino di stare in Pannonia: ove stati circa sessant'anni e fatti potenti, al tempo di Arcadio imperatore rebellatisi a' romani, entrorno in Gallia, la quale in molti modi afflisseno. E cacciati da' goti si ridusseno in Ispagna, la quale similmente in buona parte dominando tennero alcuni anni: onde ancor oggi dal lor nome è chiamata una parte di essa Vandalusia e in latino Vandalia. Ma Gnorio imperatore diede la Spagna a' goti con patto che ne cacciassino li vandali: questi stretti da' goti non aveano piú rimedio al loro ultimo eccidio, se la discordia di Bonifacio et Ezio capitani romani non li avesse trovato rifugio. Imperocché, essendo mandato un capitano contra Bonifacio, chiamato Sigulto, non parse a Bonifacio poterli resistere e con le sue forze sole poter tenere l'Africa; per la qual cosa vedendosi inferiore ad Ezio, passò in Ispagna e fatta lega con essi vandali, li introdusse in Africa, nel tempo che Augustino sommo dottore de la Chiesa era vescovo di Ippona. I vandali adunque in Africa diventorno potenti e in breve la dominorono sotto alcuni re sino a Genserico, che rubò Roma, e dipoi sino a Guilimero ultimo loro re: il quale vinto e preso fu menato a Constantinopoli in trionfo da Belisario gloriosissimo capitano: per la virtú e opera del quale, prima contra Guilimero e in un'altra spedizione contra Guntarith, che il nome del re si avea usurpato, l'Africa fu recuperata a l'imperio e il nome di vandali al tutto fu estinto e annullato.
| |
Constantino Pannonia Arcadio Gallia Ispagna Vandalusia Vandalia Gnorio Spagna Bonifacio Ezio Bonifacio Sigulto Bonifacio Africa Ezio Ispagna Africa Augustino Chiesa Ippona Africa Genserico Roma Guilimero Constantinopoli Belisario Guilimero Guntarith Africa
|