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'compendio-de-le-istorie-del-regno-di-napoli-di-pandolfo-collenuccio-pagt'
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Fu mandato da l'imperatore contra li Persi e li Parti, i quali usciti de li loro confini erano entrati ne le provincie romane con numerosissimi eserciti, e dopo molte battaglie fatte con loro sempre vittorioso, li debellò in tutto e costrinseli a ritornare ne le loro provincie e star sotto il giogo de l'imperio romano: dopo la qual vittoria tornò in Constantinopoli e di volontá di Iustiniano fu di carro trionfale onorato. Mandato poi per la sua seconda spedizione in Africa contra li vandali, i quali giá molti anni l'avevano occupata, avendo piú volte rotto li loro eserciti, domò l'Africa e recuperò Cartagine l'anno nonagesimo sesto dopo la sua rebellione a l'imperio, e Guilimero re dei vandali fatto prigione, tornando a Constantinopoli, nel trionfo condusse. Fatto poi console, prima venisse in Italia tutta la Sicilia subiugò; fece magnifici giochi e spettacoli in Siracusa, e la seconda volta di Sicilia passò in Africa per componere alcune sedizioni e tumulti mossi da alcuni ribelli de le reliquie de' vandali contra li magistrati romani, avendo fatto lor capo uno chiamato Stotza: il qual fugato in tutto, e sedata e composta tutta la provincia, tornò in Sicilia e di lí passò in Italia contra Vitige re de' goti, ove fece grandissime cose. E quello che facesse nel difender Roma, in recuperarla e in riedificarla e liberare Italia, chi vuole particolarmente saperlo, oltra tutti li altri scrittori legga Procopio: il quale per patria fu da Cesarea di Palestina in Giudea e fu medico ne l'esercito di Belisario ne la sua prima espedizione italica, e scrisse l'istoria di tutti li gesti fatti in qualunque parte del mondo sotto l'imperio di Iustiniano.
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