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Pipino pose il campo intorno a Benevento e fatto ogni prova per espugnarlo, vedendo che impossibile era ottenerlo per forza, assedị Teate, cioè Civita di Chieti, la quale governava un longobardo chiamato Roselmo, e la prese per forza e posela a saccomanno e bruciolla; per il che poi per accordo ebbe Ortona. E in Luceria lascị per guardia Vinigisio duca di Spoleto e andossene a Roma; ma infermandosi poi Vinigisio, Grimoaldo duca di Benevento anḍ a campo a Luceria e conquistolla e prese Vinigisio, il quale tratṭ amorevolmente, confortandolo a resumere le forze del suo ducato contra francesi: il che intendendo Pipino subito levatosi da Roma anḍ a Luceria, e postovi il campo attorno, la vinse e prese Grimoaldo, col quale altro accordo non fece se non che lasciasse tutte le terre le quali teneva nel regno e andasse in esilio libero a Pavia.
Vedendo in questo mezzo Irene imperatrice Carlo incoronato imperatore in pregiudizio suo e de l'imperio constantinopolitano, e aver disposto di levare in tutto li greci di Italia, avea giá mandato Leone spatario suo oratore a Carlo, e Carlo avea rimandato oratori a lei e invitatola di tôrla per donna, pensando che facil cosa saria riunire l'imperio e farsi imperatore universale, avendo questa imperatrice greca per moglie. La cosa piacea molto a Irene e stringevasi la pratica, ma non possette esser tanto secreta, che uno Erizieno patrizio, che la sapea, non la rivelasse a Niceforo suo fratello, il quale avea molta grazia e autoritá appresso le genti d'arme.
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