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Fu creato dappo' lui imperatore suo figliuolo Ottone detto III l'anno di Cristo 983: il quale venendo in Italia potente, altro non fece circa il regno di Napoli, se non che costrinse per forza capuani e beneventani a far pace co' romani e non molestarli come per adrieto aveano fatto, e per voto andò a visitare la chiesa di San Michele nel monte Gargano, e tornato a Roma, essendo morto Giovanni XVI pontefice, fece creare papa Gregorio V suo parente di Sassonia. Il quale Gregorio poi la partita di Ottone di Italia cacciato da' romani, tornò in Germania e fece di nuovo tornare Ottone a Roma, il quale occiso Crescenzio potente romano inimico di Gregorio e cavato gli occhi a Giovanni XVII eletto e intruso da Crescenzio, ripose in sedia Gregorio V suo parente.
Il quale Ottone in odio e vendetta de' romani fece quella legge, che ancora si serva, che la nazione germanica sola fusse quella che avesse ad eleggere l'imperatore romano: il quale eletto si avesse a intitolare Cesare, e ricevuta che avesse in Roma la corona dal pontefice, si intitolasse imperatore. E li elettori ordinò che fussino sette, cioè tre clerici cancellieri de l'imperio e quattro laici ufficiali imperiali. Li tre clerici sono l'arcivescovo di Treveri cancelliero di Gallia, l'arcivescovo di Magonza cancelliero di Germania, l'arcivescovo di Colonia cancelliero d'Italia; li quattro laici, il marchese di Brandimburgo gran camerlengo, il conte Palatino portatore del piatto a mensa, il duca di Sassonia, che porta la spada, e il re di Boemia, il qual dando a bere serve di coppa.
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