Pagina (94/444)

   

pagina 'compendio-de-le-istorie-del-regno-di-napoli-di-pandolfo-collenuccio-pagt'


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ridotte le cose in questa forma, volendo Roberto come prudentissimo fortificare il suo stato di ottimi titoli et amicizie, mandò ambasciatori a Nicolò II pontefice romano, pregando che come buon pastore e padre si degnasse andare a lui per componere le cose di Puglia e di Calabria. Il pontefice che per la superbia e perfidia de li baroni romani, i quali allora si chiamavano capitanei, mai né dí né notte avea quiete, insieme con li oratori di Roberto partito da Roma ne l'anno 1060, con esso venne a parlamento in un loco tra Amiterno e Furcone in Abruzzo, chiamato l'Aquisa, ove fu poi da Federico II imperatore edificata l'Aquila, come piú innanzi diremo; e in modo si composeno, che lui si fece uomo ligio e vassallo de la Chiesa romana e restituí tutto quel tenea de la Chiesa, e specialmente Troia e Benevento, e promise ad ogni bisogno d'essa mandarli tutti li sussidi necessari, ancor con tutte le sue genti; e da l'altra parte il pontefice assolvette Roberto da ogni escomunicazione ne la quale fusse incorso e lo fece e creò duca di Calabria e di Puglia, investendolo del ducato col stendardo de la Chiesa. Fatti occultamente (per rispetto dei capitanei) li capitoli, il pontefice tornò a Roma e comandò a Roberto che desse il guasto e domasse li capitanei di Roma; e cosí fu fatto, perché non restorno li normanni di combatterli, che prenestini e tusculani e numentani, e poi, di lá dal Tevere, Gallese e le terre del conte Gerardo insino a Sutri a la vera obedienza del pontefice ridusseno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Compendio de le istorie del Regno di Napoli
di Pandolfo Collenuccio
pagine 444

   





Roberto Nicolò II Puglia Calabria Roberto Roma Amiterno Furcone Abruzzo Aquisa Federico II Aquila Chiesa Chiesa Troia Benevento Roberto Calabria Puglia Chiesa Roma Roberto Roma Tevere Gallese Gerardo Sutri