Pagina (250/444) |
| pagina
'compendio-de-le-istorie-del-regno-di-napoli-di-pandolfo-collenuccio-pagt'
|
- A le quali parole Carlo rispose: - lo ti ho sempre amata come madre e cosí intendo fare per l'avvenire. L'onor tuo e di messer Ottone l'arň raccomandato. - Allora la Giovanna se li détte e onorevolmente accompagnata fu mandata in un altro loco e ben guardata, e con lei furono presi molti baroni e gentiluomini e dui cardinali creati da Clemente VII antipapa.
Presa la regina Giovanna e acquistato Napoli, tutto il resto del reame in un subito si détte a Carlo, il quale rilasciň in libertá Ottone con condizione che uscisse del regno; e scrivendo in Ungaria de la sua felice vittoria, dimandň ancora il parere del re Lodovico quello avesse a fare de la persona de la regina. Il re Lodovico li mandň dui baroni per la congratulazione de la vittoria e per risposta a la sua domanda circa la regina Giovanna: la qual fu che la dovesse far menare nel loco proprio ove aveva fatto impiccare Andreasso suo primo marito e fratello di esso re Lodovico, e che in quel medesimo loco e modo la facesse impiccare. Cosí fu fatto: e 'l corpo suo poi fu portato a Santa Chiara di Napoli, ove stato che fu tre dí sopra terra, fu seppellita, e li dui baroni. veduta la esecuzione de la sentenza del loro re, se ne tornorno in Ungaria.
Appresso fu tagliata la testa a madonna Maria seconda sorella de la regina Giovanna, donna poco pudica e infamata d'esser stata partecipe de la morte di Andreasso. Questa č quella Maria, la qual fu giá sorella di Carlo conte di Artois e fu amata da messer Giovanni Boccaccio da Certaldo, che in quelli tempi fioriva, per la quale quelli dui eleganti libri vulgari, Fiammetta e Filocolo, compose.
| |
Carlo Ottone Giovanna Clemente VII Giovanna Napoli Carlo Ottone Ungaria Lodovico Lodovico Giovanna Andreasso Lodovico Santa Chiara Napoli Ungaria Maria Giovanna Andreasso Maria Carlo Artois Giovanni Boccaccio Certaldo Fiammetta Filocolo
|