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Quello disponesse il re Carlo de li gentiluomini e de li dui cardinali de l'antipapa non ho trovato appresso alcuno autore descritto.
Questo fine ebbe la regina Giovanna prima nepote del re Roberto, molto predicata di prudenza e di valore da molti scrittori et esaltata da Baldo e Angelo fratelli, illustri dottori nostri in alcuni suoi trattati e consigli; benché un alto iurisconsulto napolitano di quel tempo la chiami ruina e non reina del regno di Napoli, ponendovi questi dui versi in biasmo del feminil governo:
Regna regunt vulvae, gens tota clamat simul: Oh, vae!
Interitus regni est a muliere regi.
I quali versi in lingua vulgare ridotti al meglio che si può cosí dicono:
Se vulva regge: Ohimè! - gridan le lingue -
il feminil governo il regno estingue.
Composte le cose di Napoli e del regno in pacifico stato, l'anno medesimo Carlo III di Durazzo onoratamente in compagnia de' suoi baroni e con dua mila cavalli venne a Roma a visitare e ringraziare papa Urbano, dove fu con gran pompa e trionfi ricevuto e solennemente unto e coronato re del reame di Puglia. E dappoi molte giostre e feste fatte piú giorni in Roma, col papa se ne tornò a Napoli.
E non mancorono per questo le turbazioni nel regno di Napoli; imperocché nel principio che li movimenti di Urbano VI e di Carlo di Durazzo si inteseno, la regina Giovanna per aiutarsi tolse per figliuolo adottivo Luigi cognominato primo duca d'Angiò, figliuolo secondogenito di Giovanni re di Francia e lo instituí suo successore nel regno di Napoli, di volonta e consentimento di Clemente VII antipapa. come di sopra avemo detto.
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