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'compendio-de-le-istorie-del-regno-di-napoli-di-pandolfo-collenuccio-pagt'
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Ultima Duratii fiet destructio regni,
cioè: 'L'ultima di casa di Durazzo sará la distruzione del regno di Napoli'.
Fu Ladislao assai bell'uomo di persona, bellicoso e ambizioso di stati, gagliardo e vigoroso molto ne le cose che facea; in tanto temuto da ogni uomo, che a' fiorentini massimamente, de li quali era naturale inimico, e a tutte le altre potenze parse essere liberati per la sua morte da ogni sospettosa vita e pericolo: perché non dubitavano punto che se 'l fusse visso, in ogni modo aveano ad esser sottomessi al suo dominio. Amò l'armi e li soldati sommamente, e in tutte le imprese, ove non si fusse trovato per altre cagioni impedito, voleva essere lui con la persona propria a governare e guidare li eserciti. Fu vigilante molto e robusto a la fatica; balbutiva alquanto nel suo parlare, del che credevano fusse stata cagione un certo veneno che in sua giovinezza li fu dato a bevere: del quale stette a gran pericolo de la vita, e fu liberato con farsi mettere spesso nel corpo de li muli aperti, e cavati l'interiori, mentre erano ancor caldi, persuadendoli li medici periti di questo, che quel caldo era atto a risolvere quel veneno. Era liberale e massime co' soldati, ne li quali spendeva un gran denaro e volontieri. Vestiva di vile abito, massimamente in campo; et essendo sospettoso di tossico, andava a l'improvviso per li alloggiamenti de' soldati, mangiando d'ogni lor cibo, ancor che grosso e rusticano fusse, senza alcun fasto ovver pompa regale. Onorava molto i forestieri che a lui andavano, e verso tutti fu molto cortese.
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Duratii Durazzo Napoli Ladislao
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