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'compendio-de-le-istorie-del-regno-di-napoli-di-pandolfo-collenuccio-pagt'
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Il primo scontro fu de la Magnana del re con la Spinola di Biasio: il re di Navarra urtò Lomellina e don Enrico la Calva; poi tutte l'altre riscontrate insieme si incatenorno e alcuna de le genovesi fu che due de le catalane ebbe d'intorno. L'infante don Piero, che era capitano de le galee, parte si opponeva a le galee genovesi, essendo sopra a l'Incantona, e parte circondando la battaglia, andava porgendo aiuto a quelle de li suoi, che piú bisogno ne avevano. Essendo in questo modo la battaglia stretta e quasi come in un groppo tutte due le armate ridotte, le tre navi genovesi del retroguardo, le quali simulando la fuga verso mezzodí s'erano in pelago tirate, feceno vela e con vento fresco trovandosi di sopra, con grandissimo impeto venneno a dare nel navale fatto d'arme, e in modo urtorno la Magnana da man sinistra, che la diede de l'anca da man destra, e gravata da quel lato dal peso di seicento uomini armati, che tutti diedeno a la banda, cominciò a tôr acqua e quasi parea che dovesse sommergere. Era ben fornita di balestrieri (in che molto valeno i genovesi) la Spinola, e tanti verrettoni tirava ne la Magnana, la quale per esser inclinata verso lei tutte le bòtte senza poter schivarle ricevea; non per questo però Alfonso volea consentire a li suoi che lo confortavano a rendersi. Solamente smontò de la poppa, ove era continuamente, et entrò sotto il primo coperto appresso il timone; anzi saltando alcuni genovesi ne la sua nave or l'uno or l'altro, come in cosa vinta, lui occultamente li faceva pigliare e legare sotto coperta; del che accorgendosi i genovesi, costrinseno per forza e con minacce quelli de la gabbia del re a tagliare le corde de l'antenna.
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