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      Il capitano genovese, veduto sí gran numero di marinari e di prigioni de l'armata inimica, dubitando non li succedesse qualche pericolo essendo li suoi molto minor numero, fecene mettere in terra circa cinquemila, e sotto specie di benignitá lasciolli andare, tra li quali molti nobili per non esser conosciuti da li altri per differenza di abito o di arme camporno. Non č da tacere in questo loco la singulare magnanimitá di Alfonso veramente regale, che ancor che prigione fusse, in nave, in terra e in ogni loco e in Milano ove fu condotto, con quel volto, con quella constanza, con quella maestade stette, e cosí comandň, parlň e fu obedito, come se libero e vittorioso fusse stato. Anzi essendo menato ad Ischia e dal capitano de la galea richiesto che dovesse comandare a li isolani che rendessino la terra in mano a' genovesi, arditamente rispose di non volerlo fare, essendo in questo proposito che del suo stato una pietra non dovessino avere se non con la spada e col sangue, sapendo ancora che niun suddito de' suoi, fin che 'l fusse prigione, a simili comandamenti non obediriano né obedir dovriano; e in tanta confusione ridusse quel capitano di galea, che Biasio general capitano con accomodate parole li dimostrň tal richiesta non di sua commissione, ma per imprudenza del capitano de la galea esser successa. Per la qual cosa dicevano tutti, Alfonso solo in ogni fortuna degnamente meritare di esser re.
      Li capitani del campo terrestre da Gaeta intesa tanta rotta, subito senza alcun ordine dissoluto l'esercito, ciascuno per diverse vie a le sue patrie ritornorno.


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Compendio de le istorie del Regno di Napoli
di Pandolfo Collenuccio
pagine 444

   





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