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In questi giorni molte castelle a Sermona vicine se detteno ad Alexandro Sforza, tra' quali fu Celano e Popoli, per il che fu aperta la via di passare a Pescara.
In questo megio il re Ferdinando era andato in Puglia e provocava a battaglia il duca Gioanne d'Angiò: et operò che li inimici non se potettero congiungere insieme; per il che non osavano combattere et uscir al fatto d'arme. Onde Sancto Angelo, castello posto nel monte Gargano, diede a sacco; ma intendendo che Giacobo Picinino veniva verso di lui, chiamò a sé Alexandro Sforza e lui cavalcò per el piano de Manfredonia al fiume Aufido: e firmosse a Barletta, terra nobile et amicissima al nome catelano et arragonese. Ma subito come Gioanne duca d'Angiò intese che Giacobo Picinino erali vicino, gli andò incontro, et il re Ferdinando se avvicinò piú al castello per fin che venesse Alexandro Sforza. E quivi arrivò d'Albania Georgio Castriotta detto Scanderebech cum cavalli octocento alla turchesca, il quale cum tal soccorso gli diede non poco agiuto: e questo successe per li beneficii ricevuti dal re Alfonso, quando il Turco el molestava. Ma Alexandro Sforza e lui scesero in Puglia non troppo lontano da Luceria, per il che li angioini se retirorno a luochi piú sicuri; onde il re Ferdinando libero de poter passare a Barletta, dove era stato come assediato, andò dove era el sforcescho, e de li tutti insieme andorno presto a campo a Iesualdo et in uno medemo tempo ambi li exerciti andorno alle stanzie. E tutte queste cose occorsono nel 1460.
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