Si usavano per levar soldati tutti i modi illegittimi: i gaggi, la seduzione, la scelta de' condannati o de' prigionieri, la presa de' vagabondi, l'arbitrario comando de' baroni; il solo mezzo giusto della sorte non era usato. I pessimi delle città erano quindi eletti al più nobile uffizio dei cittadini, e si mandavano per guerre lontane in Italia, o più sovente in Ispagna, dove con abito spagnuolo, sotto non propria insegna, per nome e gloria d'altri combattevano. Napoli intorpidiva in servitù scioperata, i Napoletani stavano in guerra continua ed ingloriosa. Non erano nell'interno ordini di milizia; milizie straniere guardavano il paese, e le nostre in terra straniera obbedivano alle non proprie ordinanze: le arti di guerra imparate altrove non erano utili a noi; e 'l sangue e i sudori delle nostre genti non facevano la gloria nostra. Così che mancavano ordini, usi, esercizi, tradizione, fama, sentimento di milizia: e questo nome onorevole negli altri Stati era per Napoli doloroso ed abborrito.
XVI. La stessa feudalità era caduta di onore. Lo dirò in miglior luogo come ella venne a noi, quanto crebbe; come per le consuetudini feudali e le costituzioni de' principi disposte in libro, la servitù de' vassalli si legittimò; quali furono le venture della feudalità ne' regni angioini e svevi, e quanta la superbia di lei contro i re aragonesi: qui basta rammentare che precipitò di tanta altezza nel Governo de' viceré; né già per leggi o studio di abbassarla, ma per propria corruzione e per esiziale natura di que' governi. I baroni, non più guerrieri né sostegni o pericolo de' loro re, non curanti le opere ammirate di generosa nobiltà, oziosi e prepotenti ne' castelli, si godevano tirannide sopra vassalli avviliti.
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