L'Infante don Carlo in quella rassegna, seduto, intorno era circondato di numerosa corte ' splendida per ricche vesti ed insegne: vi si notavano il conte di Santo Stefano, già precettore, ora consigliero dell'Infante, il principe Corsini, nipote al papa, il conte di Charny, di sangue regio, cento altri, almeno, duchi e baroni: e fra loro, con semplice vestimento e modestia toscana, Bernardo Tanucci, l'anno innanzi avvocato in Pisa e professore di gius pubblico, ingraziatosi a Carlo per la eccellenza nelle arti sue, nominato auditore dell'esercito spagnuolo, e negli affari civili di regno consigliero gradito. I suoi futuri successi mi traggono a dire ch'egli nacque in Stia, piccola terra del Casentino, da poveri genitori, l'anno 1698; donato d'ingegno da natura e dagli studi accresciuto, libero pensatore dei tempi suoi, quando era libertà contrastare alle pretensioni papali. Così egli in Pisa; e quale poi fosse in Napoli, sollevato a primo dei ministri di Carlo, dirò a suo luogo.
Dopo la rassegna di Perugia, l'esercito mandato verso Napoli fu negli Stati pontifici accolto, mantenuto ed onorato: legati del papa lo precedevano, altri stavano ne' campi, altri presso di Carlo: ma la Corte romana, sebbene inchinasse alle felicità di Spagna, conoscendo le mutabilità della sorte, velava que' favori co' ministri di Cesare. L'istesso Montemar, sospettando che squadre imperiali venissero improvvise dietro alle sue colonne, fermò retroguardo fortissimo, e procedeva in tale ordinanza da volgere sopra ogni fronte le maggiori sue forze.
XXI. Al grido che l'esercito di Spagna si avanzava contro Napoli, le ' nuove speranze del popolo, i timori de' ministri di Cesare, gli apparati, le provvidenze agitarono il regno.
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