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      Per i quali rispetti [il papa] promise la investitura de' conquistati regni al re Carlo, e concesse la berretta cardinalizia all'Infante di Spagna don Luigi. Lo sdegno de' due re fu placato; monsignor Gonzaga, nunzio trattenuto a Baiona, andò accetto a Madrid; e per la investitura di Carlo fu prefisso il 12 maggio di quell'anno 1738.
      XXXIV. Nel qual giorno il cardinale Troiano Acquaviva, ambasciatore del re, con séguito di feudatari napoletani e spagnuoli, andò al Quirinale, dove il pontefice nella maggior pompa, circondata da cardinali, arcivescovi e vescovi, fece leggere la bolla d'investitura conforme alle antiche, dicendolo Carlo VII, perché settimo re di Napoli con quel nome. Ma, fosse politica o vaghezza, Carlo non appose il numero, e si chiamò negli editti e ne' trattati come innanzi della investitura. Quietati gli sdegni col pontefice, monsignor Simonetti, ritirato in Nola, tornò nunzio nella città: ed i ministri di Vienna fecero delle avvenute cose rimostranze al pontefice; che, accorto, non diede orecchio, vedendo inchinare la fortuna all'altra parte; e, volendo distogliere il re dalle pretensioni esposte dal Galliani, pericolose alla dominazione ed alle ricchezze del papato, concedette in dono al re la bolla della "crociata", precetto che per danari assolve da' precetti del magro.
      XXXV. Scordate col passar del tempo le scambievoli blandizie della concordia, Carlo, dicendo che i trattati ed usi antichi non più convenivano al suo popolo, propose al papa novello Concordato; e Clemente il concedeva, quando, lui morto nel 1739, successe al pontificato Benedetto XIV, cardinale Lambertini. Si sospesero le pratiche, ed alla fine, per dimande ripetute di Carlo, il papa nominò suo legato il cardinale Gonzaga; il re, il cardinale Acquaviva e lo stesso monsignor Galliani, arcivescovo di Tessalonica, i quali, convenuti il 2 di giugno del 1741, fermarono i patti del concordato, che poco appresso, ratificati da' due principi, divennero leggi e regole di Stato e di coscienza.


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Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





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