Spedi nelle province un brigadiere di esercito, Selaylos, con genti d'armi ed assoluto imperio per la distruzione de' malfattori: e intanto invitandoli a tornare obbedienti, prometteva de' passati misfatti dimenticanza e perdono: blandizie non agguerrite da pietà, e non accettate per ravvedimento, ma la necessità le persuadeva al Governo ed a' malfattori, come tregue domestiche e passeggiere. Concorrevano a peggiorare i costumi le remissioni di colpa e pena alle occasioni delle felicità della reggia, matrimoni, natali; tanto frequenti che se ne contano diciannove nei trent'anni di questo libro: cosicché il popolo quasi aggiravasi in cerchio perpetuo di delitti, di barbare pene, d'impunità e delitti peggiori.
XXIII. Ma buoni furono i provvedimenti per il commercio; e dopo che Ferdinando ebbe aggiunti nuovi statuti agli statuti del padre, comandò che disposti a libro componessero il codice di commercio. La qual opera, compiuta per fatica di Michele Iorio, ed in quattro volumi pubblicata, non autenticata dal re, e negletta poco appresso per domestiche agitazioni e per la guerra, si tenne a documento di buon volere, o come studio e regola nelle cause commerciali. Fu istituito il tribunale dell'ammiragliato, speciale a decidere le cause commerciali e le civili degli addetti alla mercatura ed al mare, sotto l'autorità del magistrato supremo di commercio eretto da Carlo. Furono rammentate le pene contro i fallimenti dolosi, tanto inacerbite , che leggo nelle prammatiche, raccapricciando, la mutilazione di membra.
Un duca di famiglia nobilissima e tra i primi nella corte, debitore per polizza di cambio, schivando il pagamento e le punizioni sotto l'ombra del nome, accusato al re, fu sottoposto alle discipline comuni: il re, dicendo, che non altezza di grado, né chiarezza di natali, né autorità di magistratura basterebbe ad assicurare il debitore quando fosse obbligato per lettere cambiali.
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