Altra legge instituì la Borsa di commercio, e provide che i cambi con le nazioni oltre mari ed oltre monti si facessero direttamente, e non più come innanzi per le città mezzane di Roma, Livorno e Venezia. Dopo le regole date al commercio, il re confermò gli antichi trattati di navigazione con altre genti, e novelli ne strinse; l. con la Reggenza di Tripoli nell'agosto del 1785, a condizioni eguali per i negozii, ma più onorevoli al re per dignità e potenza; essendo serbata da' cieli ad età più misera per la napoletana monarchia fin la vergogna di restar vinta da' Tripolini. 2. Con la Sardegna nel giugno del 1786. 3. Con la repubblica di Genova nell'anno e mese istesso. 4. Con la Russia nel maggio del 1787; concordando, non solamente quanto al commercio, ma (per casi di guerra) ne' doveri scambievoli di neutralità, secondo il giure delle nazioni.
XXIV. In ogni parte dell'amministrazione vedevi statuti buoni appresso ai contrari, ed i primi superare i secondi; la sola milizia, per naturale decadimento delle cose che si abbandonano' da peggio in peggio discendeva; la guerra obliata, da che l'ultima fu del 1744; la pace gustata e naturata; il cielo di Napoli benigno e lascivo; il terreno ubertoso, gli uomini come il clima; il re dedito a' piaceri; i suoi ministri desiderosi di successi civili e di comodi; la curia nemica degli ordini militari; la regina istessa cupida di fama e d'impero, ma trascurante di milizie, perché allora inutili alle ambizioni di regno; i reggimenti formati da Carlo già infraliti da vecchiezza; i muri delle fortezze sdruciti; vuoti gli arsenali; la scienza, le arti, gli ordini, gli usi della milizia si obliarono.
Il re, quando era fanciullo, compose un battaglione che appellò de' Liparotti; e insieme si esercitavano per giovanile diletto al maneggio dell'armi.
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