Pagina (191/963)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Solo il re del Piemonte, spaventato del vicino incendio, già vòlta in paura la stolta speranza di conquistar su la Francia, propose a' principi d'Italia lega italiana, che impedisse la entrata delle armi francesi e delle dottrine rivoluzionarie. Tutti aderivano, fuorché Venezia e gli Stati imperiali di Lombardia; essendo Casa d'Austria più sospettosa della Italia unita che della Francia sconvolta. Così svanita la proposta, ogni Stato italiano si affidò al proprio senno e, direi meglio, alla ventura. Frattanto l'imperatore Leopoldo, per natura schivo di guerra, armigero insino allora per primo sdegno, inchinevole più di altro re, o solo tra i re, al bene dei popoli, rinviò alle antiche stanze il radunato esercito; la imperaitrice di Russia, pacificata con la Porta Ottomana, non mirava ad altre guerre; la Prussia si acchetò; la Spagna impigriva col suo re; durava in pace la Inghilterra; l'ira della regina di Napoli e gl'impeti guerrieri del re Gustavo nulla potevano contro la Francia. La quale avrebbe forse invalidate le opinioni di repubblica e provveduto al suo governo, se due fazioni civili, più fiere del giacobinismo, non l'agitavano: fuorusciti e clero. I primi (che dirò emigrati, pigliando il nome come i fatti dalle istorie di Francia), in gran numero adunati ed ordinati a guerra su le due frontiere del Reno e del Piemonte, minacciavano la sicurtà della patria. Nobili la più parte, non veri cittadini della Francia, né servi fidi al re, punto guerrieri, punto animosi, assetati di privilegi di favore, fuggivano la nuova eguaglianza civile, e col mal tolto nome di fedeltà sospiravano il ritorno di monarchia prodiga e sfrenata. Furono inavvertite o tollerate le prime fughe; ma quando crebbero da comporre due eserciti, con armi, danaro, uffiziali esperti e principi della Casa, l'Assemblea legislativa sentì sdegno e sospetto; gl'invitò a tornare in patria; gravò di taglie i beni de' contumaci; minacciò di pena le persone; ma nulla potendo gl'inviti o le minacce, essi stavano a' confini, segnale e principio d'incendio onde si affidavano che tutta la Francia bruciasse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





Piemonte Francia Italia Venezia Stati Lombardia Casa Austria Italia Francia Stato Leopoldo Russia Porta Ottomana Prussia Spagna Inghilterra Napoli Gustavo Francia Francia Reno Piemonte Francia Casa Assemblea Francia