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      Non furono trovati fra quelle carte o nomi o documenti della congiura; bensì le note de' mancamenti del Governo napoletano alla fermata neutralità. Ma, non ostante, il re creò tribunale per i colpevoli di maestà, detto Giunta di Stato, di sette giudici ed un procurator fiscale, Basilio Palmieri, noto per pratiche rigorose, e tra' giudici, il cavalier de' Medici, il marchese Vanni, e 'l caporuota Giaquinto, poi chiari per patite o esercitate iniquità. Crebbe il numero de' prigioni; la Giunta e la Polizia formavano in secreto i processi; stava la città spaventata. E vendette più vaste meditava la regina su la Francia co' modi generosi di buona guerra. Per i provvedimenti poco innanzi descritti le milizie assoldate montavano a trentasei migliaia ed il navilio a centodue legni di varia grandezza, portanti seicento diciotto cannoni e ottomila seicento marinari di ciurma. Non riposavano le armerie e gli arsenali, e continuavano le nuove leve, agevolate dalla fame, poco men dura in quell'anno 1793 dell'altra che nel precedente libro ho descritta, correndo l'anno 1764; né furono migliori le provvidenze, non essendo bastato il lungo tempo e le infelici pruove ad assonnare i reggitori, che non il comando e non la forza, ma il privato guadagno e la libertà, sciogliendo i monopo1i, apportano a' mercati pienezza, ed alle fantasie del popolo tranquillità; la quale se manca, steriliscono le terre, si vòtano i granai, e riducesi a povertà l'abbondanza. Tra quegli stenti del vivere, i più miseri prendevano ingaggio alla milizia; e in maggior numero nella città, dove la vita più costa per vizi e lusso. Fu perciò in Napoli coscritta nuova legione che si disse degli "spuntonieri", dall'arme (lo spuntone) che portavano i soldati, destinati a combattere in luoghi impediti e coperti come nei boschi o dietro agli argini, o disposti a quadrato contro i cavalli, o facendo impeto come con la baionetta: la scarsezza degli archibugi e la ignoranza de' capi militari suggerirono quell'armatura sconveniente al combattere moderno.


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Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





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