E quando a lui, Pugliese, ricorrevano i deputati di alcuna comunità per far torre o scemare i tributi iniquamente imposti a città fedeli ed amiche, egli citava, in esempio di necessaria severità, Andria sua per suo voto bruciata; e se medesimo che donava alla patria le ricchezze della casa, la grandezza del nome, il riposo, la vita. Quella colonna francese delle Puglie aveva più volte battuto e disperso nell'aperto le truppe borboniane, per difetto del de Cesare loro capo, timido, ignorantissimo, cresciuto in domestica servitù, dove non sorge virtù guerriera, o, se natura ne concedé il germe, vi si spegne. Tante sventure e tante morti abbattendo l'animo delle parti regie, l'impero e i segni della repubblica tornarono in Puglia temuti e venerati. Ma come Duhesme, così Broussier fu richiamato, entrambo implicati da Faypoult nello stesso giudizio di Championnet. Andarono capi di quelle schiere i generali Olivier e Sarazin, con ordine di non avanzare nell'ultima provincia, e tener le squadre così disposte da ridurle in Napoli al primo avviso.
Avvegnaché il generale Macdonald sospettava di non rimanere nella bassa Italia mentre nell'alta l'esercito francese precipitava di sinistro in sinistro. Erano mossi gli Austriaci e indietro i Russi; la battaglia di Magnano, combattuta lungamente, sebbene grave a' Tedeschi, aveva forzato i Francesi, lasciato l'Adige, ad accampar dietro al Mincio, indi all'Oglio. Mantova investita, Milano minacciata; l'esercito di Scherer ridotto a trentamila combattenti, a petto di quarantacinque migliaia di Tedeschi e d'altre quaranta migliaia di Russi che succedevano; gli eserciti francesi del Piemonte, di Toscana e di Napoli, lontani dalla Lombardia per guerre ingloriose contro de' popoli.
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