Quindi Schipani, assalito giorni appresso nelle deboli ale della piccola schiera, senza retroguardo e senza speme di aiuto, pose il campo sulle sponde del Sarno. Il generale Bassetti, che uscì fuori in quei giorni, teneva sgombera di nemici la strada insino a Capua. Restavano ancora in città con le milizie del generale Manthoné le altre tumultuariamente coscritte; e si sperava nella legione di cavalleria, che il generale Roccaromana levava, come ho detto innanzi, a nome e spese della repubblica. Ma la speranza cadde, e si volse in cordoglio, avvegnaché il duca, visti i precipizi della repubblica, presentò con se medesimo le formate schiere al cardinal Ruffo, e militò sino al termine di quella guerra per la parte borbonica. Dura necessità di chi scrive istoria è il narrar tutti i fatti degni di ricordanza, o grati, o ingratissimi ano scrittore: dal che gli uomini apprendano non ischiavarsi il biasimo delle opere turpi che per la sola oscurità di condizioni o per rara ventura; non bastando a nasconderle il mutar de' tempi, o le generose ammende, o gli affetti amichevoli di chi narra, perciocché altri libri e memorie attestano la nascosta o trasfigurata verità; ed il benevole silenzio, non giovando all'amico, nuoce alla fede de' racconti.
XXXI. Vedevasi la città piena di lutto: scarso il vivere, vuoto l'erario, e perfino mancanti di aiuto i feriti. Ma due donne, già duchesse di Cassano e di Popoli, e allora col titolo più bello di madri della patria, andarono di casa in casa raccogliendo vesti, cibo, danaro per i soldati e i poveri che negli spedali languivano. Poté l'opera e l'esempio: altre pietose donne si aggiunsero; e la povertà fu soccorsa. Ma dechinava lo Stato: il cardinal Ruffo pose le stanze a Nola, e le sue torme campeggiavano sino al Sebeto; le altre di Frà Diavolo e di Sciarpa si mostrarono a Capodichina; non erano computate quelle genti, perciocché, vaganti e volontarie, passando d'una in altra schiera, coprivano la campagna disordinate e confuse; ma dicevi, a vederle, che non meno di quaranta migliaia costringevano la città. Schipani, assalito e vinto sul Sarno, passò al Granatello, piccolo forte presso Portici; Bassetti tornò respinto e ferito in Napoli; Manthonè, con tremila soldati, giunse appena alla Barra, e, dopo breve guerra, soperchiato da numero infinito, percosso dai tetti delle case, menomato d'uomini, tornò vinto.
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