Nella seconda notte fu rifatta la distrutta batteria di Chiaia, ed altra nuova se ne formò nella via del Porto; ma, per lamentanze e minacce del Direttorio, sospese le opere, il cardinale accertò che, se al dì vegnente non si fermava la sperata pace, egli farebbe abbattere quelle trincere, alzate, non per suo comando, per foga dei soldati. I repubblicani, riconsultando, passate a rassegna e cadute le speranze maggiori (prolungar l'assedio sino all'arrivo degli aiuti stranieri, o vincere all'aperto, o farsi varco tra' nemici per unirsi ai Francesi di Capoa), vedendo facile il morire, impossibile la vittoria, e volendo serbar se stessi e mille e mille ad occasioni più prospere per la repubblica, distesero in un foglio le condizioni di pace, ed elessero negoziatore lo stesso general Massa, che aveva sostenuto nei congressi la opinione per gli accordi. Oronzo Massa, di nobile famiglia, ufficiale nei suoi verdi anni di artiglieria, volontariamente ritirato quando il Governo, l'anno 1795, volse a tirannide, si offri soldato alla repubblica, e fu generale facondo, intrepido e di sensi magnanimo. A mal grado accettò il carico; ed uscendo dalla casa del Direttorio, incontrando me che scrivo, nella piazza del forte, mi disse a quale uffizio egli andava, soggiungendo: "I patti scritti dal Direttorio sono modesti; ma il nemico, per facilità superbo, non vorrà concedere vita e libertà ai capi della repubblica; venti almeno cittadini dovranno, io credo, immolarsi alla salute di tutti, e sarà onorevole al Direttorio ed al negoziante segnare il foglio dove avremo pattovito, per il vivere di molti, le nostre morti".
XXXVII. Convennero nella casa del cardinale i negoziatori. E poiché il Direttorio aveva dichiarato che non confiderebbe nel solo re Ferdinando e nel suo vicario, fu necessità unire al trattato i condottieri de' Moscoviti e dei Turchi, l'ammiraglio della flotta inglese, il comandante Megèan.
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