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      Altro spettacolo miserabile era la povertà delle famiglie; i beni stavano incamerati o sequestrati dal fisco, le case vòte, perché spogliate nel sacco, il credito spento nella nudità di ogni cosa, ed i soccorsi dei parenti e degli amici consumati nella prigionia e nei maneggi del processo dall'avidità degli scrivani e dei giudici. Era vietato per legge parlare ai prigionieri, o saper delle accuse, o accedere ai magistrati; ma tutto diventò venale; la pietà, la giustizia stavano a prezzo. E però famiglie agiate sino a quel giorno, stentavano la vita, e spesso accattavano il nutrimento. All'amministrazione dei beni de' ribelli furono preposti uomini spietati, che in que' bisogni dell'erario incassavano le entrate, vendevano i beni, trasandavano il sostenimento delle famiglie. La vecchia principessa della... (mi sia concesso in questa età velarne il nome) viveva poveramente per la carità di un servo.
      VII. Cominciò il processo della Sanfelice, di quella donna che fu cagione dello scoprimento della congiura di Baker. Il giovane Ferri era morto in guerra, o fuggito in Francia; ed i congiunti degli uccisi Baker dimandavano vendetta ai tribunali dello Stato e nella reggia; ché, non bastando a consolarli tutto il sangue che si versava per la monarchia, ne chiedevano per la famiglia. La misera donna, vergognosa dell'offesa pudicizia (che pure il corrotto secolo perdona), fu menata in orrendo carcere, e, per la legge che diceva reo di morte chi avesse mostrata empietà in pro della Repubblica, fu ella condannata a morire; e subito moriva se non diceva di essere gravida. Osservata e creduta, fu sospeso il supplizio; e allora il re da Palermo ne rimprocciò per lettere la Giunta, dicendo inventata la scusa e sedotti gli esperti; e quando per secondo esame si confermò il primo avviso, comandò che la donna fosse menata in Sicilia per essere osservata dai medici della Casa; ma in Palermo, accertata la gravidanza, fu chiusa in carcere, aspettando il primo giorno di vita per la prole, ultimo per la madre.


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Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





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