E vogliamo che sieno riammessi al regal servizio quegli altri che, stando al comando di alcun forte per la Repubblica, lo deposero in mano delle milizie nostre o de' nostri alleati.
E dopo di aver così provveduto agli uffiziali del passato esercito, comandiamo che nel nuovo figurino da primi coloro tra' nostri sudditi che militarono per la causa del trono; rimettendo le colpe della lor vita precedente, o le azioni forse biasimevoli nella riconquista del regno; imperciocché solamente in essi risguardiamo e rimeritiamo i servigi resi alla nostra causa. Saranno perciò colonnelli i capi delle bande regie, e uffiziali (sino ad alfiere) coloro che in quelle bande combatterono distintamente. E acciò sieno i premi quanto i meriti, dichiariamo casi meritevoli, essere stato primo in un comune a prender l'armi, aver concitato alla guerra i cittadini, aver guidata numerosa banda o fatte imprese notabili; e dichiariamo casi più meritevoli l'aver congiurato contro il nemico ed arrecatogli maggior danno per mezzi manifesti o secreti.
Alle quali ordinanze succedevano i provvedimenti per ascriver soldati; e fu necessità comporre molti battaglioni sciolti o volontari, perché i guerrieri della Santa Fede negavano di tornare al faticoso esercizio della marra, o piegarsi alle discipline della milizia.
X. A molte Giunte borboniane, con le rapportate ordinanze del re, fu data incumbenza di scrutare le opere degli uffiziali del vecchio esercito; e poiché a' rigori dei provvedimenti si univa l'animo avverso di que' giudici, ne derivò che a pochi fosse dato scampar la morte, o la prigionia, o l'esilio. E quando per un Consiglio di guerra subitaneo morì il generali Federici, che aveva combattuto per la Repubblica, e da un altro Consiglio fu morto il maggiore Eleuterio Ruggeri in pena di aver sul corpo due margini freschi e sanguigni, sorsero per salvezza di vita menzogne infinite e vergognose.
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Repubblica Santa Fede Giunte Consiglio Federici Repubblica Consiglio Eleuterio Ruggeri
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