Avvegnaché crescevano, tutto l'anno 1799, le sventure degli eserciti francesi: Macdonald debellato alla Trebbia, Joubert a Novi, Lecourbe nel Piemonte; le fortezze cadute, Genova cadente; la Italia riconquistata per gli antichi re, la Francia minacciata su le sponde del Varo e dai monti della Savoia, il Direttorio della grande Repubblica impotente, la nazione scorata e debole pe' disordini; ed a quelle viste i re, non più temendo il ritorno delle fortune francesi, allargavano le ambizioni e le speranze.
XIII. Non avvertivano quali destini seco portasse da Oriente il generale Buonaparte; il quale, udite le estremità della Francia, vedendo ormai nell'Egitto lenta la guerra, incerta la vittoria, nullo il benefizio della Repubblica, lasciò capo dell'esercito il generale Kleber, e sopra fregata che i venti e la fortuna secondarono, traversando mari e pericoli, giunse a Fréjus, e andò trionfatore a Parigi. Fu la comparsa come di meteora prodigiosa per la grandezza del caso, la incertezza del disegno, le speranze, i timori; tutte le parti si agitavano; ed egli, solo immobile in tanto moto che gli facevano intorno, bilanciava gli eventi; e quando ebbe deciso in suo pensiero mutare in governo più fermo la disordinata Repubblica, egli, col nome che diessi di "consolo", fu dittatore. Non è debito mio narrare le maraviglie di quel fatto, assai conosciute per le istorie di Francia; ma poiché gli ordini nuovi di quello Stato confusero le opinioni de' governi e de' popoli, non sarà senza frutto esaminare i politici effetti che tra noi produssero.
Quel ritorno da Egitto spiacque a' principi per il chiaro nome del guerriero e 'l sospetto che si facesse sostegno al dechinare della Francia; sebbene alcuno ancora non immaginasse di quanta mole fosse un sol uomo.
| |
Macdonald Trebbia Joubert Novi Lecourbe Piemonte Genova Italia Francia Varo Savoia Direttorio Repubblica Oriente Buonaparte Francia Egitto Repubblica Kleber Fréjus Parigi Repubblica Francia Stato Egitto Francia
|