Morta, arrecò lutto al popolo, bruno alla reggia.
Non ancora finito quell'anno, l'astronomo Giuseppe Piazzi dall'Osservatorio di Palermo scoprì e aggiunse al sistema solare nuova stella, che nominò Cerere Ferdinandea, per alludere alle ricche messi della Sicilia ed al re di quel regno.
XXIV. Continuando in Amiens le conferenze di pace, se ne stabilirono i preliminari, che toccavano alle quattro parti del mondo; ma io ne dirò quanto solo importi alla nostra istoria. Lo sgombero dei Francesi dallo Stato di Napoli e di Roma, e degl'Inglesi da qualunque posto che occupassero nel Mediterraneo; la ricognizione della Repubblica delle Sette Isole; la restituzione all'Ordine Gerosolimitano dell'isola di Malta, che dovea restare indipendente, neutrale nelle future guerre, presidiata, finché l'Ordine mancasse di milizie proprie, da duemila soldati del re di Napoli. Gli sgomberi avvenissero secondo le distanze, in tempi prefissi. Il trattato era comune con la Porta Ottomana; le ratificazioni così delle due parti, come dei potentati che avevano interesse nella pace di Amiens, presto seguirono; parve nel mondo finita la guerra.
Buonaparte, inteso a raffermare gli ordini interiori della Francia per imprendere voli più arditi di signoria, desideroso di quiete, sollecito perciò di eseguire i preliminari d'Amiens, vuotò de' soldati francesi le terre di Roma e di Napoli. E poiché il restar liberi di peso e di soggezione piaceva ai popoli ed ai principi dei due Stati, il generale Murat, per cogliere il merito di opera gradita, venne in Roma, rispettoso al papa e dal papa onorato; e poscia in Napoli, dove le accoglienze e le feste furono maggiori, perché più grande il benefizio, più splendida la Corte, più vasto il regno.
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