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      I patriotti, non favoriti nei primi impieghi, mormoravano; ma Saliceti, con le promesse e con la pompa della sua potenza, gli acchetò.
      Si formò un reggimento di fanti, ed appresso altri tre: e basti averlo accennato in questo libro, riserbandomi di trattar le cose militari de' due re francesi nel regno di Gioacchino, essendone quello il luogo istorico. Si ordinò la Polizia: delle facoltà del ministro, quella di "arrestare e ritenere nelle prigioni, per prudenza di alta Polizia, le persone accusate di delitti di Stato", faceva offesa alla giustizia, spavento all'innocenza; ed era asprezza di governo nuovo, necessaria forse, ma terribile. Provvedendo agli uffizi vacanti, prevalsero nella scelta de' giudiziari ed amministrativi i servigi prestati dinanzi allo Stato; di quei di Polizia, le libere opinioni ed i patimenti sotto il passato re; ma per tutti si voleva buona fama ed onesta vita.
      XII. Giuseppe andò a visitare le conquistate Calabrie, e da quei popoli ebbe applauso di obbedienza, non di affetto; perciocché il merito di lui non era da moltitudine, mancandogli grandezza di persona, viso audace, e dir sicuro, alto e facondo. Lui assente, i ministri lasciati al governo della città diedero destino a' militari fatti prigioni in Campotanese ed in altre parti del regno, decretando: libertà a chi giurò fede al novello Governo, premi a' traditori, prigionia ai pochi rimasti saldi al giuramento, giudizio per il solo generale Rodio. Rodio, nel 1799, parteggiò, come dissi, per i Borboni negli sconvolgimenti civili degli Abruzzi, e, fortunato, guadagnò regio favore, larghi doni e grado di brigadiere nei regali eserciti; ma lordò il nome, con le infamie dell'anarchia. Quando poi, nel 1804, le armi francesi, a castigo del re Ferdinando ed a sicurtà di sua fede, tenevano gli Abruzzi e le Puglie, Rodio, detto dal Governo commissario civile in quelle province, servì con zelo, impedì molti danni, contrastò le rapaci voglie degli occupatori, e, come è costume dei potenti, gli ebbe nemici.


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Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





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