Pagina (507/963)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Erano i pascoli naturali, vaganti le greggi, gravi le taglie, ingannevoli i modi de' tributari e della finanza: e sì che facea maraviglia vedere la pastorizia di barbara nascente società serbarsi fino a' nostri tempi; e le pratiche de' pubblicani aver vigore al XIX secolo, nella patria, e non ha guari sotto gli occhi del Paimieri, del Galiani, del Filangieri, espositori più volte, e non mai graditi, dei mali del Tavoliere e de' rimedi.
      Una legge di Giuseppe diede a censo perpetuo quelle terre, preferendo i locati (così chiamavano gli antichi fittaiuoli), ma vietando i troppo grandi acquisti, sciogliendo le servitù, facendo libere le proprietà, rivocando la dogana, la doganella, i cavallari, i guardiani: vincoli antichi e danni continui di quella industria. E così, divenuti padroni i censuari, ristretti i pascoli a' soli bisogni, coltivate le residue terre a piante fruttifere, introdotta, per la via certa degl'interessi, la coltivazione de' prati, arricchì la finanza, prosperò l'agricoltura, migliorarono le sorti de' pastori, le condizioni delle greggi: e nel tempo stesso, per gratuite concessioni di non pochi terreni a' più miseri cittadini, la povertà fu sollevata, e sursero novelli possidenti: prudenza di governo nuovo e pubblica utilità dove ancora rozze sono le industrie.
      XX. Mentre buone leggi promettevano al regno futura felicità, molti mali presenti lo affliggevano. Il general Regnier, vinto in Santa Eufemia, travagliato sopra i monti di Tiriolo, sentendo la prima Calabria sollevata in armi, raccolse le schiere in Cosenza, ed unendole alle altre poche del general Verdier, proseguì lentamente a ritirarsi verso Basilicata. Così Amantea, guardata da' Borboniani, fu liberata di assedio; Scilla, che i Borboniani assediavano, più stretta e disperata di aiuto; Cotrone ceduto agli Anglo-Siculi; tutte le Calabrie perdute da' Francesi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





Paimieri Galiani Filangieri Tavoliere Giuseppe Regnier Santa Eufemia Tiriolo Calabria Cosenza Verdier Basilicata Amantea Borboniani Scilla Borboniani Cotrone Anglo-Siculi Calabrie Francesi Siculi