Per lo esempio e fortuna dei Calabresi, incitati a guerra i popoli delle altre province, la Basilicata, i due Principati e Molise formicavano di bande borboniche; la Terra di Lavoro era sommossa da Fra Diavolo, gli Abruzzi dal Piccioli, le Puglie dalle navi nemiche scorrenti l'Ionio e l'Adriatico; la stessa Napoli tollerava gli oltraggi delle artiglierie di mare siciliane ed inglesi.
Le congiure continue: molti uffiziali, dopo giurata fede a Giuseppe, disertando in vari modi, accrescevano le forze del nemico in Gaeta ed altrove; le pratiche col governatore di Capri e col principe di Canosa erano attivissime; il magistrato Vecchioni, consigliere di Stato di Giuseppe, conspirava con altri tristi a rovina del Governo; sopra di un tal Gueriglia, capo di briganti, fatto prigione, fu trovato un foglio che diceva: - Farete sollevare nel regno di Napoli tutti i vostri partigiani, ecciterete il paese a tumulto, segnerete le case da bruciare, i ribelli da uccidere. - Ed il foglio era firmato (incredibile a dirsi) da Sidney Smith. Come dall'altra parte gli amici del Governo e ministri della Polizia, più vigili e audaci, opprimevano i Borboniani; e dal vicendevole sdegno derivavano molte morti per condanne o vendette, utili o cieche, a danno di nocivi e d'innocenti.
E l'esercito francese di giorno in giorno menomava, più per travagli che per ferro; avvegnaché l'eccessivo calore della estate, l'aer mal sano, il vivere disordinato, erano cagione di malattie e mortalità. Così nell'Europa moderna vedendo come i popoli possano far guerra agli eserciti ordinati, la Spagna ed altre genti imitarono l'esempio; e sebbene fin oggi a sostegno di servitù e di errori, verrà tempo che gli imparati modi saranno usati per migliori cause.
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