Le compagnie, destinate a ricevere dalla mano del re le bandiere, stavano in punto.
Cadeva stemperata pioggia, ma il militar contegno non sofferendo che funse intoppo alla festa, il cardinale al convenuto segno delle artiglierie de' forti e delle navi, a voce canora ed intesa bene& le bandiere; e benedette, abbracciate a fascio, sotto la pioggia le recò al re, che le fece disporre in giro al trono; e quando per riceverle e giurar fede le compagnie, una dopo l'altra, si avvicinavano, il cielo serenò; che parve alla plebe augurio di futura felicità. Proseguì la festa: conviti, giuochi, spettacoli teatrali furono dati ai legionari; e si coniò per memoria una medaglia di argento, che aveva nell'una faccia l'effige del re, nell'altra quattordici bandiere (quante erano le province) ordinate a trofeo, col motto: "Sicurezza interna"; ed attorno: "Alle legioni provinciali il 26 di marzo del 1809". Le compagnie dopo ciò ritornarono alle province, dove altre feste si fecero.
XI. Le descritte apparenze di prosperità e di forza davano alla Corte di Sicilia sdegno e timore, mentre i successi in Ispagna dell'esercito francese sdegnavano ed intimidivano le genti nemiche della Francia. Di là nuove alleanze, primi moti di guerra in Germania, e primi apparati di spedizione anglo-sicula contro il regno, le quali cose secondo che importa al mio subbietto descriverò. Il dominio della Spagna, per inganni acquistato, non restò pacifico all'imperatore dei Francesi; ma scoppiarono tumulti e sconvolgimenti in vari luoghi di quel regno, e poiché gl'Inglesi infiammavano la superbia di quelle genti, e la sostenevano con armi e danaro, e poi navi e soldati, abbisognò a Buonaparte poderoso esercito per imprenderne la conquista.
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