E nel tempo stesso tre flotte siculo-inglesi correvano intorno alle coste de' tre mari Adriatico, Ionio, Tirreno, che per tre lati cingono il regno, minacciando i luoghi forti, assaltando i deboli, lasciando a terra editti e briganti, e perciò inviti e mezzi alle ribellioni. Era in tanta mole di contese principal motivo, come ho detto innanzi, far diversione alle guerre maggiori d'Italia e di Alemagna; ma pure altre cagioni movevano la Corte di Sicilia e i partigiani suoi: speranza di regno, cupidità di punire, di bottino e vendette.
XIV. Dalla nostra parte tutte le difese si preparavano, tutte le milizie si mossero. Gioacchino, di natura operoso ed or viepiù per interessi gravi e propri, spediva comandi, provvedimenti, consigli; recavasi di persona nei campi, nei quartieri, alle marine; ordinò per custodia della città la milizia urbana, che chiamò di "volontari scelti", alla quale si ascrissero in breve tempo, per difesa comune e per desiderio di piacere al re, i magistrati, i nobili, gli uffiziali del Governo, i potenti per nome o per ricchezza; richiamò da Roma il ministro Saliceti, sperimentato istromento di polizia, e per bisogno, non per affetto, gli concesse l'antica potenza. Le schiere si adunarono in tre campi, uno a Monteleone di quattro mila soldati, altro in Lagonegro di mila-seicento, il terzo di undicimila in Napoli e nei dintorni: erano meno di diciassette migliaia i combattenti per Murat; avendone poco innanzi mandate in Roma altre sei migliaia per operare i politici cambiamenti dei quali ho discorso, e stando altri reggimenti nel Tirolo e in Ispagna. Procuravano la tranquillità interna del reame le milizie provinciali e la fortuna; guardavano la città i "volontari scelti"; presidiavano le fortezze pochi e i meno validi soldati dell'esercito.
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