Eppure di questo re e di altri re angioini la storia rammenta alcuni atti moderatori di certi eccessi feudali, ma che più dimostrano io sdegno per alcune enormità, che il proponimento di toglierne le cagioni o giovare a' popoli. Così governò la stirpe angioina sino alla prima Giovanna; e poi costei e la seconda dello stesso nome ed il re Ladislao, tra lasci-vie, e bisogni che ne derivano, venderono quasi tutto il demanio regio, diedero titoli di duca e principe, riserbati sino allora a' regali, concederono profusamente titoli minori, terre e privilegi, infeudarono, quasi direi, tutto il regno. Fra le concessioni più gravi alla sovranità e più dannose a' soggetti fu quella che si disse del "mero e misto imperio", cioè la giurisdizione ai baroni su la giustizia criminale e civile.
Ma era serbato alla vergogna di Alfonso I di Aragona fecondare ed ingrandire questo mero e misto imperio, ossia prosternare la monarchia in quel tempo stesso che, per la provvidenza di altri principi, si rinforzava in Francia ed Alemagna. Dipoi le congiure dei baroni contra Ferdinando I sdegnarono questo re, e furono cagione ad alcune leggi, che, avendo per concetto l'ira verso i signori, non la carità per i popoli, rimasero ineseguite e spregiate. Della feudalità nel reame di Napoli l'età più altiera fu quella de' regnanti aragonesi.
XXXIII. Non parlerò della momentanea comparsa di Carlo VIII, né delle leggi non osservate che dettò Carlo V al suo passaggio di Napoli per Africa, commosso della miseria e dalle lamentanze delle nostre genti: dirò le miserie de' Governi vicereali, cominciati ne' primi anni del XVI secolo. Natura di quei Governi fu la cupidigia fiscale, e suo mezzo primario la feudalità. Il Parlamento dello Stato, che da' tempi di Alfonso d'Aragona era composto di baroni, fissava nel viceregno i donativi alla Corona pagabili da' comuni; diminuiva l'adoa, tributo feudale, compensandone il fisco a più doppi sopra i vassalli; e molte altre gravezze immaginava, sotto nome di "alloggi militari", di "fortificazioni di marina", sopra le taglie ordinarie, feudali o del fisco.
| |
Giovanna Ladislao Alfonso I Aragona Francia Alemagna Ferdinando I Napoli Carlo VIII Carlo V Napoli Africa Governi Governi Parlamento Stato Alfonso Aragona Corona Dipoi
|