Vi stavano pure, più per consiglio che combattenti, i generali Moreau e Iomini: dell'uno i casi sono assai noti per le istorie di Francia; l'altro, nato svizzero. impegnato agli stipendi francesi, capo in quella guerra dello stato maggiore del maresciallo Ney, aveva giorni avanti disertate le bandiere, e prese le parti e il soldo del nemico russo. Incontraronsi que' due colpevoli nella tenda dell'imperator Alessandro; l'un l'altro guatandosi biecamente, Moreau dimandava: - Quali offese vendica Iomini col tradimento? - E Iomini, di Moreau: - Se fossi nato in Francia non sarei nelle tende dei Russi. - Moreau ne' seguenti giorni, percosso da una palla francese, morì miseramente; a Iomini, non la scienza di guerra, non meritata fama di sommo autore, e 'l favor di Alessandro. e la causa vinta, bastarono a cancellar la macchia di quella colpa.
Il maggior nerbo degli eserciti alleati assaltava Dresda, difesa da quindicimila appena, giovani francesi, o mal sicuri confederati; ma vi accorsero celeremente dalla Slesia con nuove schiere Buonaparte e Murat, e sì che, resistendo a fatica nei primi giorni, si adunarono in città centocinquemila Francesi, avendo intorno duecentomila nemici. In quello esercito di Francia, ordinato a battaglia, reggeva il tutto e guidava il centro Buonaparte, l'ala sinistra Ney, la diritta Murat. A' 26 di agosto fu assaltata la città, entro la quale, dietro alle chiuse porte, stavano schierati e stretti i difensori; ma ad un cenno del capo, aperte le barriere, ne uscirono come torrenti di guerra le preparate colonne; Gioacchino, primo e reggitore di trentamila soldati a cavallo, attaccando sul fianco l'esercito nemico, lo rompeva, spingeva i fuggenti su le schiere ordinate, e così a tutti, affollati e confusi, toglieva o scemava facoltà di combattere.
| |
Moreau Iomini Francia Ney Alessandro Moreau Iomini Iomini Moreau Francia Russi Iomini Alessandro Dresda Slesia Buonaparte Murat Francesi Francia Buonaparte Ney Murat Gioacchino Moreau
|