Pagina (696/963)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E mentre i fogli si spandevano per tutta Italia, la legione del general Carascosa, vanguardia dell'esercito, assaltava Cesena, dove stavano duemila cinquecento soldati d'Austria. Cesena, benché cinta di muri, non può resistere alle artiglierie; e perciò, investita per le porte di Rimini e del fiume, fu, dopo breve combattere, abbandonata dai difensori, che per la porta di Cervia ordinatamente si ritirarono a Forlì, e quindi ad Imola e a Bologna. Giunsero i Napoletani, a' 2 di aprile, incontro a questa città, che novemila Tedeschi, retti dal general Bianchi, guardavano. La seconda legione napoletana era ad Imola, la terza a Forlì, l'una dall'altra distante di molte miglia; e però, se Bianchi, più forte, attaccava quella prima legione, le speranze del combattimento erano per lui; ma sia prudenza, o ricevuto comando, egli abbandonò la città, dirigendo tremila de' suoi verso Cento, e guidandone seco altri seimila per la via di Modena. I Napoletani entrarono in Bologna nel giorno istesso, e vi si fermarono per attendere l'arrivo e l'avvicinamento delle altre schiere.
      LXXX. A dì 4 procederono la prima legione verso Modena, la seconda verso Cento, la terza giungeva in Bologna. La prima scontrò il nemico ad Anzola, e, combattendo, lo spinse dietro la Samoggia, quindi dietro al Panàro, fiume che mette in Po, e si valica su di un ponte detto di Santo Ambrogio, allora munito d'opere e di cannoni e soldati, distesi per lungo tratto della sponda. Giungevano al fiume i Napoletani schierati a battaglia. Il generale Carascosa, per sorprendere l'ala diritta del nemico, o per accrescergli cure e pericoli, aveva spedito per vie nascoste un battaglione a Spilimberto, dove le acque per larghissimo ghiaroso letto si guadano; prescrivendo al capo che, quando sentisse ardente la battaglia, marciasse sollecito sopra il nemico; il generale divisava muovere per la stessa parte il maggior nerbo della sua schiera, e battere la linea nemica dal fianco destro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





Italia Carascosa Cesena Austria Rimini Cervia Forlì Imola Bologna Napoletani Tedeschi Bianchi Imola Forlì Bianchi Cento Modena Napoletani Bologna Modena Cento Bologna Anzola Samoggia Panàro Santo Ambrogio Napoletani Carascosa Spilimberto Cesena