Volgevano sempre in peggio le cose amministrative, non importando al re il ministero dell'Interno, che per venti mesi restò abbietto e quasi dimenticato nelle mani del ministro di Giustizia; indi fu commesso ad un tal Parise, siciliano, settuagenario, inesperto e nemico delle nuove cose, schernitore delle belle arti e delle scienze; e, lui morto, al ministro di Marina general Naselli, meno nuovo del Parise alle cose nuove, ma più ignorante; nelle quali scelte svelavasi la timida ambizione de' ministri Medici e Tommasi, i quali volevano accerchiare il re e sé stessi d'uomini inetti, acciocché la propria mediocrità risplendesse.
X. A riformare i codici dello Stato furono eletti parecchi magistrati di buona fama e dottrina; duravano intanto i codici del decennio, abolito solamente il divorzio e mutate in peggio le leggi di successione; altre adunanze riformavano il codice militare. Il Governo era sollecito di far disparire dagli atti pubblici i nomi e i tempi di Giuseppe e Gioacchino, sperando, superbo e stolto, cancellare que' due re da' fasti della istoria e della memoria degli uomini.
Ho riferito nei precedenti libri che a' primi tempi del decennio furono composte molte commissioni militari, tribunali atroci, nelle novità di regni necessarie rigidezze, diminuite sotto Gioacchino, abolite affatto verso il fine del suo regno. Tornarono pochi mesi dopo il ritorno de' Borboni, essendo turbata la quiete pubblica da gran numero di malfattori. Né quel rigore bastando, uscì decreto, del quale i modi e gli effetti io qui discorro per tracciare le vicende di civiltà e di barbarie tra cui vacillavano gli ordinamenti dello Stato. Una giunta composta dell'intendente, del comandante della provincia e del presidente della corte criminale, formava e pubblicava la lista dei fuorbanditi; la vita degl'inscritti era messa a prezzo, e dato a tutti la facoltà di spegnerla; premiavasi nel modo istesso l'arresto; il giudizio consisteva nel solo atto d'identità, tenendo i delitti come provati; la pena era di morte, inappellabile la sentenza, immediato l'effetto.
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