I beni non ancora venduti, restituirsi.
3. Ristabilimento de' conventi nel maggior numero che si possa, avuto riguardo alla quantità de' beni restituiti, ed alle assegnazioni possibili alla finanza.
4. Diritto di nuovi acquisti alla Chiesa.
5. Divieto al presente re ed a' re successori di mai disporre de' possessi ecclesiastici; oggi, vieppiù, dichiarati e riconosciuti "sacri, inviolabili".
6. Annuo pagamento a Roma di ducati dodicimila sopra le rendite de' vescovadi napoletani.
7. Ristabilimento del fôro ecclesiastico per le discipline de' cherici, e delle cause (benché fra i laici) che chiamò ecclesiastiche il Tridentino Concilio.
8. Facoltà di censura ne' vescovi contro "qualunque" trasgredisse le leggi ecclesiastiche ed i sacri canoni.
9. Libero a' vescovi comunicare co' popoli; libero corrispondere col papa; concesso ad ognuno ricorrere alla Corte romana; i divieti del liceat scribere rivocati.
10. Facoltà de' vescovi d'impedire la stampa o la pubblicazione de' libri giudicati contrari alle sacre dottrine.
11. Dato al re proporre i vescovi; riserbato al pontefice il diritto di scrutinio e consecrazione.
12. Prescritto il giuramento de' vescovi; ed era: "Io giuro e prometto sopra i Santi Evangeli obbedienza e fedeltà alla Real maestà. Parimenti prometto che io non avrò alcuna comunicazione, né interverrò ad alcuna adunanza, né conserverò dentro o fuori del regno alcuna sospetta unione che noccia alla pubblica tranquillità. E se, tanto nella mia diocesi che altrove, saprò che alcuna cosa si tratti a danno dello Stato, la manifesterò a S. M.".
XXXVI. Fu questo il Concordato del 16 febbraio 1818. Roma avvantaggiò; e dalla nostra parte il decoro del re, il bene de' popoli, lo sforzo di cento ingegni, i progressi filosofici di cento anni, perirono in un giorno per la inerzia di un re e l'ambizione di un suo ministro.
| |
Ristabilimento Diritto Chiesa Divieto Annuo Roma Ristabilimento Tridentino Concilio Facoltà Libero Corte Santi Evangeli Real Stato Concordato Roma
|