Perciò all'occasione della grave malattia del papa nel 1819, l'Austria inviò altre schiere a Ferrara, e Napoli annunziò di formare un campo negli Abruzzi, acciò l'occupazione dei nuovi domini seguisse dopo appena la morte di Pio, innanzi la scelta del successore. Ma i cieli vollero che il pontefice guarisse, e che fosse delle occulte pratiche avvertito. Ed allora monsignor Pacca, governatore di Roma, prodigo, dissoluto, complice ambizioso dello spoglio, con passaporti austriaci fuggi, e si disse per sordida causa di furto; al Governo di Napoli fu chiesta ragione dell'annunciato campo, e rispose che per esercizio dei suoi battaglioni di fresco formati. Ma quel campo negli Abruzzi non fu mai radunato; e dipoi, per accreditare il pretesto, lo posero nei piani di Sessa nel tempo e modo che ho riferito. Ora che scrivo Pio VII è morto, Leone XII è papa; le Legazioni e le Marche appartengono ancora alla Santa Sede: o furono dunque mendaci que' racconti, o le rivoluzioni dell'anno 20, e lo agitarsi dei popoli contro i re hanno rannodato più strettamente le monarchie assolute al sacerdozio. Se poi più giovava all'Italia l'indebolimento del papato, o più le noceva ricettare altre armi, leggi, ordinanze tedesche, sono ardue sentenze per noi, facili ai posteri.
Nel campo di Sessa praticando insieme i settari dello esercito, si legarono di amicizia come di voto; e perciò se, innanzi, i disegni contumaci degli uni frenava il sospetto della fedeltà degli altri, dopo quel tempo fu sicura la contumacia e si accrebbe. Il re stava lieto nel campo; era frequente (nuova benignità per i murattiani) il sorriso su le sue labbra, per lo che sorridevano di corrispondenza i generali e i soldati: reciproco infingimento o leggerezza.
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