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      Sebbene io confidi nella giustizia dei sovrani congregati e nella nostra antica amicizia, pur giova il dirti che in qualunque condizione a Dio piacerà di collocarmi, le mie volontà saran quelle che ho manifestate in questo foglio, salde, immutabili agli sforzi dello altrui potere o lusinga. Scolpisci, o figlio, questi detti nel cuore, e siano la norma della reggenza, la guida delle tue azioni. Io ti benedico e ti abbraccio
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      Il reggente, in argomento della fede paterna, lesse il foglio a parecchi ministri e confidenti; e però di bocca in bocca divolgati quei sensi, e viepiù le menti rasserenate, si facevano voti a Dio per la partenza del re ed il conseguimento de' suoi desidèri. Cosi, benedetto, imbarcò sopra vascello inglese nel mattino del 14 dicembre, con seco la moglie, il ministro della Casa, il cavaliere di compagnia e pochi servi; il duca del Gallo, nominato ministro al congresso, lo attenderebbe in Firenze. Il vascello (il Vendicatore) era lo stesso che, dopo la battaglia di Waterloo, accolse prigioniero in Rochefort l'imperator Buonaparte. Quel legno ed una fregata inglese, nella oscurità della notte, scontrandosi a caso o per fallo, si offesero, così che la fregata venne a Napoli a ristorare i suoi danni, e 'l vascello andò a Baia. La città fu mesta dei pericoli e dei timori del re; la regal famiglia andò subito a visitarlo, né furono lente le ambascerie del Parlamento, della comunità, dell'esercito. Il re, rimasto a bordo, accolse tutti cortesemente; disse agli ambasciatori del Parlamento che l'accidente della notte ed il breve ritardo di alcun giorno sperava che fossero le sole avversità che soffrirebbe la nave dello Stato. Fu visto con maraviglia che, stando sicuro e libero sopra vascello inglese, portasse a fregio nell'abito il nastro tricolorato di Carboneria, disusato nell'universale, solamente rimasto ai caldissimi settari.


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Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





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