Pagina (892/963)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Nelle rimanenti ore del giorno, i cittadini a crocchi, i settari alle loro adunanze, consigliavano de' pericoli e dei rimedi. E benché sempre nelle faccende di Stato fossero varie le opinioni, perché vario il senno e vari gl'interessi degli uomini, pure nella presente strettezza due sole furono le sentenze, uno il giudizio. Altri diceva costretto il re, quel suo foglio forzato, da che un principe cristiano che ha vanto di religioso, non calpesterebbe le solenni promesse, le ripetute fedi e i sacramenti. Altri, più severi, affermavano la religione del re consistere nelle superstiziose dimostrazioni; bastando alla sua coscienza la eccezione mentale mentre giurava, l'assoluzione di un prete, un atto di pentimento; e rammentavano assai promesse mancate, trattati rotti, giuramenti spergiurati. Era per gli uni giusta la guerra, per gli altri necessaria. E così stavano le opinioni comuni, quando al vegnente giorno il Parlamento si adunò fra genti spettatrici molte, ma tacite; imperciocché la gravezza de' casi e lo smarrimento comprimevano la usata popolare loquacità.
      Primo a parlare fu il deputato Borrelli: a lui ed ai molti che succederono soprastava, per forza di ragioni e di eloquenza, il discorso del Poerio. Dimostrò libere nel passato luglio le concessioni del re a' sudditi; e quella regia libertà più certa, quando, chetata la popolare allegrezza (allegrezza, non ribellione), mancava per fin l'aspetto di politico sconvolgimento; e certissima quando il re sul vascello inglese ripeteva le sue promesse, certissima quando arrivato in Livorno, certissima quando, al giungere in Laybach, non protestava di patita forza. Per lo che dimostrò la ingiustizia delle decisioni di Laybach, la illegittimità delle straniere intervenzioni; per esse i pericoli della civiltà europea; e conchiuse, come gli altri oratori, per la guerra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





Stato Parlamento Borrelli Poerio Livorno Laybach Laybach