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      – Questo improvviso cambiamento in casa nostra è tutto merito tuo, – disse Geppetto.
      – Perché merito mio?...
      – Perché quando i ragazzi, di cattivi diventano buoni, hanno la virtù di far prendere un aspetto nuovo e sorridente anche all’interno delle loro famiglie.
      – E il vecchio Pinocchio di legno dove si sarà nascosto?
      – Eccolo là, – rispose Geppetto; e gli accennò un grosso burattino appoggiato a una seggiola, col capo girato sur una parte, con le braccia ciondoloni e con le gambe incrocicchiate e ripiegate a mezzo, da parere un miracolo se stava ritto.
      Pinocchio si voltò a guardarlo; e dopo che l’ebbe guardato un poco, disse dentro di sé con grandissima compiacenza:
      – Com’ero buffo, quand’ero un burattino!... e come ora son contento di essere diventato un ragazzino perbene!...
      Fine.


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Pinocchio
di Carlo Collodi
pagine 153

   





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