Una salva di elogi accolse la bimba.
Come! La Gemmolina era riescita da sč sola a combinare quella gentilezza? Era una meraviglia. E dove l'aveva copiata? Nel libro di lettura? Ma che idea luminosa!
Via, leggila tu stessa la tua poesia, disse la signorina. Sarā pių accetta a me, e la sentiranno tutti.
Incoraggiata cosė, la Gemma aperse la carta, fece un bell'inchino, e cominciō a leggere:
Bella, sul fior degli anni,
Cinta d'allegri panni,
Sopra un sentier di rose,
Tu vai movendo il pič:
Tutte le belle coseHanno una vita, un palpito
Un'armonia per te.
La signorina color tabacco aveva varcata la cinquantina, e non era per nulla superiore a questa disgrazia.
Lascio pensare come accogliesse il complimento della bimba, ed in che imbarazzo mettesse il babbo di lei, col suo risentimento.
La povera Gemmolina non capiva nulla di quel cambiamento di contegno a suo riguardo. Lei non aveva mai pensato se la signorina fosse bella o brutta, giovane o vecchia. Una idea simile viene di rado ai bambini circa i loro superiori. Io aveva una mamma bellissima, e non lo seppi che tardi, dopo la sua morte, sentendolo dire, ripensandoci, ed osservando i suoi ritratti. Si dice: "La mamma č bella" si reagisce contro quelli che fanno il cattivo scherzo di dire: "La tua mamma č brutta." Ma non si pensa mai a renderci ragione d'una cosa nč dell'altra.
Mi ricordo di un servitore che s'aveva in casa, il quale era d'una bruttezza proverbiale. Si diceva: Brutto come Tommaso, per dire l'ultima espressione del brutto. Ma era tanto buono e carezzevole coi bimbi!
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