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Loro poi, miei piccoli lettori, dovranno cercare d'essere i primi a far atto di cortesia verso le loro sorelline. Un uomo, anche in erba, deve essere sempre gentile e deferente verso una signora, anche se č una sorella, e se porta la gonnellina corta.
Ed alle amiche delle loro sorelline debbono volgere il saluto loro pei primi; debbono cedere i posti migliori, e, quando cominceranno a farsi grandicelli, a dieci, dodici anni, non le tratteranno pių col tu, come si usa tra bimbi.
Andando fuori di casa in compagnia, senza darsi l'aria buffa di piccoli galanti, nč offrirsi di portare gli scialletti, i panieri, gli ombrellini delle ragazze, cercheranno di compiacerle se loro li pregano con discrezione di portarli. E, se volessero caricarli in modo, da render loro faticosa la strada ed impossibile di divertirsi e correre, dovrebbero scusarsi con buon garbo, offrendosi perō di consegnare quegli oggetti al servitore o alla bambinaia.
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E, poichč ho accennato alle persone di servizio, debbono ricordarsi, miei piccoli lettori, le piccole lettrici sono comprese, che i primi giudici della educazione dei padroni sono i servitori. Li stiano a sentire quando discorrono in anticamera colla cameriera dei loro piccoli amici:
E cosė come va, Teresita? Si trova bene in questa casa?
Cosė, cosė, veda (cameriera e servitori si danno, sempre del lei). Per la signora, č come servire la Madonna, il signore, lui, non dice mai nulla.
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Teresita Madonna
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