Ma la signorina, educata con quella perfezione che non viene mai meno anche nelle circostanze solenni, ha fatto come se non avesse veduto nulla, e si è sempre mostrata intenta alle estasi melodiose di quel tenore innamorato, ed alle disperazioni di quella infelicissima prima donna (i tenori sono tutti innamorati, e le prime donne sono tutte infelici), come se quei due individui fossero la sola cura della sua anima giovinetta, e se alla possibilità d'una certa domanda, non ci pensasse più che all'eredità dell'imperatore della China.
Così si comportano le signorine per bene. Ma ciò, non toglie che il giorno del grande invito, dato uno sguardo rapido alla propria coscienza per assicurarsi che non hanno commesso nessun errore da provocare quell'ambasciata paterna, vi accorrono perfettamente informate di quanto stanno per udire.
Senti, bimba, dice il capo della famiglia. Ora hai finita la tua educazione. Gli abiti non ti si accorciano più ad ogni stagione. Il dente del giudizio ce l'hai; fa un po' vedere? Sì, è già completamente cresciuto. Sei una donna e bisogna pensare a collocarti.
Qualunque sia la sua opinione in proposito, una signorina per bene si ricorderà che i genitori ci penano a mandarla fuori di casa; e non mancherà di dar loro una dimostrazione d'affetto, assicurandoli che si trova tanto bene con loro, che è felice, e non desidera punto punto di maritarsi, e sarebbe dispiacentissima di lasciarli.
Hai veduto quel signore che venne in palco l'altra sera? riprende il capo di casa.
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China
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