Pagina (86/196)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Fra quanti figli della terra il soleVeggon, e il cielo degli Dei stellato."
     
      È un errore che una signorina di tatto deve evitare. Le sue lettere ed i suoi discorsi possono parlar d'altro che d'un amore che non ha nel cuore, e che le espressioni forzate non faranno nascere. Al di sopra di tutte le regole di civiltà, di tutte le cortesie, di tutte le virtù, si deve metter sempre la verità. Si può (almeno è una cosa che accade) accettare uno sposo senza esserne innamorata; ma non si deve fingere, per ingannarlo colle apparenze d'una passione che egli non ispira. Anzi, una signorina veramente per bene, dovrebbe in coscienza rivelare allo sposo che lo accetta, lo stima, non ama un altro, ma non è innamorata di lui.
      Ma tratto tratto mi accorgo che è difficile tracciare una linea di demarcazione tra le regole di cortesia e quelle dell'onestà, ed invado un campo estraneo al mio lavoro. Torniamo alle inezie:
      La fidanzata non accetta nessun dono; tutt'al più, se i genitori si tengono sicuri che tutto procederà bene, possono permettere fra i due giovani lo scambio delle fotografie.
      E la gioia di poter vedere il fidanzato in casa sua, una signorina dovrà pagarla con una rinuncia assoluta ai balli, ai teatri, alle conversazioni numerose. Ben inteso che non si lagnerà mai di questa privazione. Non sarebbe più quella signorina educata che s'è mostrata sempre, se facesse sentire al fidanzato il sacrifizio che le costa.
      E quello è il minore degli atti d'eroismo che la perfetta convenienza richiede dal suo giovine cuore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196